Il coniglio è dotato di lunghi baffi estremamente sensibili, che di norma raggiungono una misura pari a quella della loro larghezza del corpo. Ricoprono un’ampia superficie del muso e in particolare bocca, naso, guance e occhi ed è bene non tagliarli. In questa guida capiremo perché e a cosa servono.
A cosa servono i baffi al coniglio?
I baffi permettono al coniglio di orientarsi, consentendogli una maggiore percezione delle forme e degli spazi circostanti, contribuendo a migliorare gli spostamenti al buio e in aree circoscritte.
Prima di parlare in modo più approfondito del ruolo che i baffi del coniglio ricoprono, analizziamo insieme la loro struttura, in modo da comprendere più a fondo come si comportano.
I baffi, detti anche vibrisse per la capacità che hanno di vibrare quando entrano a contatto con le superfici esterne, sono composti da peli differenti da quelli che ricoprono il resto del corpo, dato il loro maggiore spessore e la loro rigidità.
Visti da vicino appaiono come lunghi steli cilindrici che terminano a punta, alla base dei quali si trovano dei follicoli piliferi ricchi di sangue e di terminazioni nervose.
Alle loro estremità sono situati numerosi recettori che entrando a contatto con le diverse temperature e con i corpi esterni, comunicano le sensazioni al cervello attraverso una moltitudine di cellule nervose, le quali percorrono tutta la lunghezza della vibrissa, fino ad arrivare a trasmettergli l’impulso.
È sufficiente anche il minimo piegamento dei baffi per far in modo che il coniglio riceva immediatamente il messaggio dall’esterno. Non appena le vibrisse toccano le superfici circostanti, apporteranno informazioni dettagliate su misure e distanze, anche in presenza di scarsa illuminazione e di spazi ristretti.
A questo punto ci chiediamo come mai non sia sufficiente la vista per captare le informazioni dall’esterno.
Al riguardo è bene specificare che nonostante gli occhi del coniglio siano molto grandi e consentano una visuale ampia quasi a 180°, essendo posizionati ai lati della testa fanno sì che si venga a creare un punto cieco proprio verso il centro del muso.
Inoltre, a causa dell’incapacità di percepire la tridimensionalità e quindi la profondità degli oggetti, non riesce a metterli bene a fuoco né a distinguere quelli più vicini da quelli più lontani.
Per colmare questa mancanza arrivano in soccorso i baffi, disposti lungo quasi tutta la superficie del muso, più lunghi nella parte posteriore e più corti in quella anteriore. Questa particolare disposizione non è affatto casuale, ma al contrario ha il suo perché; garantendogli maggiore protezione da eventuali pericoli dietro le spalle.
La presenza dei baffi anche in prossimità degli occhi permette di assolvere all’ulteriore funzione di proteggerli da polveri e altre piccole particelle. Possiamo dunque affermare che i baffi ricoprono un ruolo essenziale nella vita del coniglio per quanto concerne una moltitudine di aspetti. Per esempio, essendo queste sporgenze pilifere lunghe quanto la larghezza del corpo dell’animale, sempre se quest’ultimo non sia in condizioni di obesità, gli conferiranno immediatamente la capacità di capire se il passaggio sia più o meno stretto rispetto alle sue dimensioni.
L’uso dei baffi acutizza la capacità tattile. Grazie a questi il coniglio avrà la possibilità di percepire i predatori vicini e gli oggetti pericolosi e di difendersi da essi, riuscirà a mangiare avendo la giusta sensibilità per captare il cibo, sarà in grado di saltellare qua e là ed esplorare il mondo senza andare incontro ad ostacoli e riuscirà ad introdursi in una tana o ad uscire da una buca senza troppe complicazioni.
Si possono tagliare i baffi del coniglio?
Tagliare i baffi è sconsigliatissimo in quanto essendo ricchi di terminazioni nervose, rappresentano degli strumenti sensoriali ad alto rendimento, senza i quali il coniglio si troverebbe disorientato e in grossa difficoltà.
A differenza dell’estirpazione del pelo, la quale risulta alquanto dolorosa per il coniglio, il taglio dei baffi non lo è.
Nonostante ciò e bene ricordare che se un essere vivente nasce con determinate caratteristiche, è bene preservarle, in quanto rappresentano e svolgono delle funzioni essenziali. Tagliare i baffi è assolutamente sconsigliato perché andrebbe a rappresentare solo uno svantaggio, in quanto si priverebbe il povero animale di uno strumento capace di semplificargli la vita.
Nessun motivo è sufficiente a giustificare una tale ingiustizia nei suoi confronti, se non in un’unica eccezione, ovvero in presenza di alcune razze come ad esempio il Rex, nelle quali i lunghi baffi riccioluti potrebbero andare ad irritare gli occhi del povero coniglio, provocando a volte anche un’intensa lacrimazione.
Si potrà dunque pensare di rimuovere una piccolissima parte di punta, ma solo ed esclusivamente per il bene dell’animale. Prima di compiere una tale azione è giusto quindi riflettere sulle conseguenze e sul perché si necessita di agire in tal senso.
Se la risposta è che si vuole semplicemente tagliare il pelo al nostro coniglio, che i suoi baffi risultano troppo lunghi e se soprattutto non stanno causando alcun fastidio, allora è bene non farlo! Si potrebbero compromettere lo stile di vita e il benessere dell’animale.
I baffi del coniglio ricrescono?
Sebbene sia preferibile non fenderli, i baffi hanno la capacità di ricrescere una volta tagliati.
Nei casi estremi in cui ignari delle conseguenze del gesto avessimo tagliato per errore queste terminazioni pelose, possiamo comunque essere certi del fatto che ricresceranno e che il coniglio tornerà presto a percorrere prati e superfici senza rischi.
Il mio coniglio perde i baffi. Come mai?
A volte capita che al nostro coniglio cadano spontaneamente i propri baffi. Perderne qualcuno di tanto in tanto è un fattore ciclico di ricambio e dunque tipico, quindi niente paura! In altri casi, se ha superato una determinata età, è solo indice di vecchiaia e rappresenta un’evento normale.
Per quanto riguarda invece il coniglio Rex, è una razza naturalmente protesa alla caduta, in quanto possiede baffi più sottili, delicati e di conseguenza deboli; quindi anche in questo caso non c’è da preoccuparsi.
In tutti gli altri, se si nota una perdita abbondante di baffi o una rarefazione del pelo del muso non dovuta all’età, è bene recarsi dal veterinario, perché potrebbe risultare la conseguenza di svariati fattori:
- Lotta frequente con altri conigli: molte volte durante una competizione tra conigli, tra le parti più esposte all’attacco risulta esserci anche il muso e capita spesso e volentieri che i peli più lunghi finiscano per essere recisi.
- Alopecia: colpisce numerosi animali tra cui anche i conigli, con conseguente perdita di pelo e baffi in tutto il corpo.
- Dermatiti e altre irritazioni cutanee: in alcuni casi, quando il nostro animale è eccessivamente reattivo ad alcuni allergeni, si potrebbe verificare una consistente perdita di pelo e a volte anche dei baffi.
- Acari: anche in questo caso, in alcuni esemplari si verifica una reazione allergica che comporta una conseguente perdita di pelo e baffi.
- Disturbi degli ormoni: quando gli ormoni non svolgono bene la loro funzione, causando uno squilibrio nel coniglio, come ad esempio nel caso dell’ipotiroidismo, c’è la normale propensione alla perdita sia dei baffi che dei peli.
- Infezioni batteriche o fungine: in entrambi i casi possono colpire il viso del coniglio con successiva perdita di pelo a ciuffi e baffi.
Quando non si è esperti del settore, non è sempre facile risalire alla motivazione scatenante che ha condotto il nostro coniglio in questo stato di malessere.
È dunque sempre consigliabile non esitare a rivolgersi ad un veterinario, il quale attraverso le dovute analisi del caso, riuscirà a risalire alle cause e a porre rimedio attraverso le cure più adatte e gli accorgimenti migliori.
Siamo ora a conoscenza dell’importante ruolo che ricoprono i baffi del coniglio e sappiamo che mai e poi mai andrebbero tagliati.
Per preservare il benessere psicologico e fisico del coniglio, come di ogni altro animale, è bene rispettarlo nella sua totalità non compiendo atti di violenza nei suoi confronti, solo per l’appagamento del gusto estetico.
Il coniglio è bello così com’è e come tale è bene avere riguardo di lui assieme a tutte le sue peculiarità.