I Conigli possono mangiare le Castagne?


A molte persone piacerebbe avere in casa la compagnia di un simpatico coniglietto e molte altre lo possiedono già. Come ogni animale però, ha bisogno delle giuste cure e dell’alimentazione più adatta. Vediamo ad esempio come ci si dovrebbe comportare nel caso in cui si volesse dare da mangiare delle castagne al nostro coniglio.

Conigli – Castagne sì o castagne no?

Li abbiamo sempre visti cibarsi di svariati alimenti, soprattutto di abbondanti carote. Quello che però non sapevamo è che come in quest’ultimo caso, è necessario limitare il consumo di cibi ricchi di zuccheri e carboidrati. Le castagne ne sono costituite per la gran parte, oltre a possedere un’elevata dose di amido, risultando di conseguenza molto pesanti e poco digeribili.

Quindi se qualcuno si stesse domandando se i conigli possano mangiare le castagne, la risposta è no! Ogni veterinario sconsiglia vivamente questo tipo di alimentazione a favore di quella classica che comprende una dieta erbivora ricca di fibre e povera di grassi. Si ha dunque il via libera nel consumo di fieno, foglie, fiori, germogli, alcuni vegetali, cortecce e ovviamente erba. Al contrario, cibi come castagne, frutta secca, pistacchi, anacardi, noci, mandorle e ghiande andrebbero evitati, perché oltre a causare occlusioni dentali a causa di una dentatura speciale che consente di triturare soltanto cibi appositi, potrebbero causare problemi all’intestino e nei casi più gravi indurre anche alla morte.

Il motivo per cui i conigli non digeriscono questi alimenti è dovuto al fatto che sono caratterizzati da un sistema che consente loro di mangiare poco e di trarre molta energia dal nutrimento. Bisogna sapere che questi graziosi esserini sono anche detti fermentatori intestinali, ovvero hanno un tipico apparato che gli consente di digerire il cibo solo nell’ultimo tratto dell’intestino, per cui non tollerano alimenti pesanti e in grosse dosi dovendo transitare troppo a lungo all’interno del proprio corpo prima di essere smaltiti.

Hanno quindi una struttura delicata e spesso e volentieri tendono ad avere problemi gastrointestinali con blocchi frequenti, motivo per cui è bene dedicare molta attenzione al cibo che gli viene fornito.

Le castagne nell’alimentazione del coniglio – Consigli e valori nutrizionali

Le castagne non sono indicate per il metabolismo del coniglio, ma tenendo conto del fatto che in piccolissime quantità ogni tanto uno strappo alla regola non può fare così male, non rappresentano neanche un vero e proprio nemico come nel caso di altri cibi.

Come ogni cosa non bisogna esagerare e se proprio non si riesce a resistere a quegli occhioni dolci, al massimo si può pensare di dar loro un premietto ogni tanto, deliziandoli con un pezzettino di castagna dolce come ad esempio quella d’acqua.

Per non esagerare nelle dosi è importante conoscerne i valori nutrizionali. Se si prende in considerazione una quantità pari ad un’oncia troviamo:

  • 70 calorie
  • 15 grammi di carboidrati
  • 3 grammi di zuccheri
  • 1,4 grammi di fibre
  • 1 grammi di proteine
  • 0,6 grammi di grassi

L’importanza che sta nell’evitare di introdurre una grande quantità di castagne nell’alimentazione, sta nel fatto che essendo così ricche di nutrienti, non lascerebbero molto spazio a quelli che sono gli alimenti essenziali, come ad esempio il fieno, un cibo estremamente importante, al primo posto della piramide alimentare perché ricco di fibre.

Inoltre, essendo il coniglio abituato ad ingerire poco ma con molto apporto nutrizionale, le castagne, pur essendo assunte in quantità limitata, risultano molto pesanti e occupano uno spazio maggiore nello stomaco.

Questo comporta una drastica riduzione delle fibre, essenziali per garantire le giuste funzionalità intestinali tra cui la corretta motilità e di conseguenza il giusto transito, dando origine a svariati sintomi quali:

  • Obesità
  • Senso di stanchezza
  • Scarse energie
  • Inappetenza
  • Calcoli renali
  • Dissenteria
  • Gas intestinali
  • Cattivi odori

Come risultato di una cattiva dieta, a causa dei cattivi odori e dello scarso movimento dovuto alle articolazioni mal ridotte e al peso eccessivo, il coniglio ne risentirà anche a livello psicologico perdendo autostima.

Di certo un’esistenza non facile per il povero animaletto peloso! È allora fortemente consigliato fornire moderate quantità di quello che per lui rappresenta il “cibo spazzatura” e rendersi conto che voler bene significa volere il bene.

Saper prendersene cura in modo adeguato e responsabile significa che a volte è meglio evitare uno sguardo dolce piuttosto che dargli da mangiare alimenti non adatti come ad esempio troppe castagne, mettendo a repentaglio la salute del nostro piccolo.

Siamo dunque pronti per prenderci cura del nostro amico animale in sicurezza e con amore assoluto. Chi possiede già un coniglietto saprà come migliorarne lo stile di vita e per tutti quelli che vorrebbero averne uno ma che erano ignari di come accudirlo, ora sapranno come farlo!

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