Il Coniglio può mangiare la Rucola?


Il coniglio rientra a pieno diritto nella categoria degli animali domestici più comuni e preferiti dagli italiani – e non solo. Chi ha avuto a che fare con questa meravigliosa creatura sa quanto sia in grado di affezionarsi ai suoi custodi a due piedi, ma anche quanto frequentemente accada l’incontrario.
D’altra parte però va tenuto in mente che questo piccolo mammifero presenta necessità particolari e cure speciali che non tutti sono in grado di apprestare. Si tratta di una creature delicata e, soprattutto se tenuta in cattività, soggetta a problemi di salute per lo più legati all’alimentazione quali blocchi intestinali e danni frequenti ai denti.

Non bastano perciò una gabbia confortevole, una buona scorta di cibo e tanto affetto per assistere correttamente l’animale; trattandosi di una specie potenzialmente cagionevole sono tanti i grandi e piccoli accorgimenti da dover adottare e, proprio in tema di alimentazione, vanno seguite alcune regole molto ferree al fine di preservarne la salute dall’incombenza delle più disparate problematiche.

1. Il coniglio può mangiare rucola?

L’alimentazione del coniglio domestico non è poi molto lontana (o quanto meno non dovrebbe esserlo) da quella del “cugino” coniglio selvatico. Il fieno – componente fondamentale della sua dieta – deve essere sempre presente, fresco e pulito a disposizione tutto il giorno; con esso non deve mai mancare nemmeno erba fresca di prato. Entrambi gli ingredienti sono essenziali per garantire l’adeguato apporto di fibre di cui il roditore ha bisogno.
In mancanza di erba si può somministrare della verdura, rigorosamente cruda ben lavata e a temperatura ambiente e in dosi però non eccessive. La dose infatti non dovrebbe superare il 20% del peso del coniglio: per esempio se il coniglio pesa 2 kg, questi dovrà mangiare circa 400 gr di verdura mista ogni giorno, possibilmente alternandola periodicamente.
Ma vediamo quale verdura in particolare. I conigli sono animali strettamente erbivori per cui, a patto di garantirne qualità e pulizia, sono molte le verdure (soprattutto se a foglia verde) che sono effettivamente adatte alla loro alimentazione. Sicuramente la rucola fa parte della lista, e anzi variare la tipologia di vegetali da fornirgli non può che giovare alla sua salute e al suo umore.
Tuttavia la rucola è davvero un alimento particole dato il suo gusto intenso e pungente, per cui può capitare – così come capita a noi umani – che l’animale non la gradisca affatto, magari dopo appena una veloce annusatina. In tal caso nessun problema, rispettate i suoi gusti e ripiegate sulla più tradizione insalata.
Restano comunque assolutamente vietate verdure congelate o cotte o marce.

2. Coniglio e rucola: le quantità

Sebbene nutriente e a basso contenuto di calorie, la rucola in compenso è davvero ricca di minerali e vitamine A, C e K; l’alto contenuto di calcio presente in tale pianta può in definitiva rappresentare un problema per questi piccoli mammiferi quando ingerita in quantità eccessiva. Infatti troppo calcio può alterare i loro livelli nel sangue e comportare rischi alla salute – anche a lungo termine. Va quindi evitato somministrarla quotidianamente e soprattutto astenersi dal porla come elemento principale della loro alimentazione.

3. Il coniglio può mangiare il radicchio?

Non solo rappresenta un alimento assai ghiotto per loro, ma è anche largamente consigliato nella somministrazione per le sue proprietà benefiche. Addirittura sarebbe possibile inserirlo quotidianamente nel menù data la sua composizione principale di fibre e acqua che si sommano a vitamine e nutrienti quali potassio
Valgono però le stesse raccomandazioni già espresse: non si deve mai superate le dosi consigliate e, soprattutto, anche il radicchio può essere servito solo crudo, ben pulito e lavato; sarebbe anche consigliabile eliminare le foglie può esterne (quelle più esposte) potenziali veicolo di residui di terra o, peggio ancora, pesticidi.

4. Il coniglio può mangiare l’Erba medica?

Fa parte di quella lista di verdure da somministrare ai nostri amici a quattro zampe (e un bel dentone) con molta moderazione. Proprio perché nutrienti e ricche di ossalati di calcio, sono un’arma a doppio taglio: da una parte contribuiscono al giusto apporto di sali minerali essenziali per ogni mammifero, mentre dall’altro aumentano il rischio di sabbia vescicale e quindi la propensione a malattie dell’apparato urinario quale calcolosi.
In commercio esistono anche prodotti di fieno a base di erba medica, i quali non sono di per sé nocivi, tuttavia NON possono considerati come sostituti del fieno normale; e nemmeno andrebbero lasciati a totale completa disposizione dell’animale.

5. Il coniglio può mangiare la Verza?

La stessa parsimonia va poi impiegata anche nella somministrazione della verza, e con essa dell’intera famiglia delle brassicacee o crucifere (broccoli, cavoli, cavolfiori). Il motivo è sempre da attribuire alle loro componenti: tra le quali spiccano ancora una volta potassio, calcio, fosforo e acido folico. Dal basso apporto calorico tende tuttavia a provocare gas nei conigli per cui la somministrazione, a piccole dosi soprattutto qualora si tratti della prima volta, va sempre monitorata attentamente e sospesa in caso di comparsa di effetti indesiderati.

6. Conclusione

Come anticipato bastano davvero pochi accorgimenti per evitare tanti problemi di salute a questi speciali animali domestici.
La verdura dal canto suo può risultare un prezioso alleato a tal scopo e, per certi versi lo è anche la frutta. Ma a patto di agire con molte più cautele.
La frutta è infatti piena di zuccheri oltre che di vitamine, per cui va somministrata con molta moderazione al fine di non favorire l’obesità nell’animale. La frutta fresca allora potrà essere impiegata nell’alimentazione ma non più di una volta a settimana, come fuori menù speciale, una sorta di premio ricompensa da elargire in circostanze particolari. Ma ciò solo a patto di togliere l’eventuale nocciolo interno, prevenendo il rischio di ingestione dato che in alcuni casi è addirittura tossico.
Mentre per quel che riguarda la frutta secca (mandorle, noci, pinoli, nocciole, semi) anche se di per sé commestibile, sarebbe da evitare a tutto tondo.

Insomma la regola d’oro anche in questa situazione, come per la maggior parte dei casi nella vita, è sempre quella di agire con parsimonia ed evitare gli eccessi. Tranne di fieno: con quello eccedete, eccedete ed eccedete.

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